Addio alle armi
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Basato su esperienze personali dello scrittore (che negli ultimi mesi della prima guerra mondiale aveva prestato servizio come conducente di ambulanze nel Regio Esercito italiano, era stato ferito ed aveva avuto una storia d'amore con una infermiera americana), racconta una storia di amore e guerra che si svolge in Italia prima, durante e dopo la battaglia di Caporetto.
Questo romanzo non poté essere pubblicato in Italia fino al 1948 perché ritenuto lesivo dell'onore delle Forze Armate dal regime fascista, sia per la descrizione della disfatta di Caporetto, sia per un certo antimilitarismo sottinteso nell'opera[1]. La traduzione italiana in realtà era stata già scritta nel 1943 da Fernanda Pivano, che per questo motivo fu arrestata a Torino
Questo romanzo non poté essere pubblicato in Italia fino al 1948 perché ritenuto lesivo dell'onore delle Forze Armate dal regime fascista, sia per la descrizione della disfatta di Caporetto, sia per un certo antimilitarismo sottinteso nell'opera[1]. La traduzione italiana in realtà era stata già scritta nel 1943 da Fernanda Pivano, che per questo motivo fu arrestata a Torino
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Sullo scaffale di VersoDiverso per l'ora di pranzo. In ricordo della mia mamma Bianca Maria (era un suo libro).
Sullo scaffale di VersoDiverso per l'ora di pranzo. In ricordo della mia mamma Bianca Maria (era un suo libro).