La scelta del caso

Ho letto le prime righe e ho capito subito che mi sarebbe piaciuto.

La trama si potrebbe riassumere con poche parole: la scoperta della propria identità e della propria natura sconvolge la vita di un rispettabile cinquantenne, cosciente che questa nuova realtà sarà la fine del mondo per come lo conosceva.

Il rapporto morboso, fatto di possessività e slanci di passione, mi ha lasciato inizialmente perplessa ma poi non ho potuto fare a meno di comprendere.
La figura di Anna mi ricorda la Beauté di Baudelaire che la dipingeva come una donna bellissima, foriera di morte e disperazione; Anna è una persona danneggiata e come tale sa che sopravvivere al dolore è possibile: ciò la rende più forte e più lucida degli altri personaggi che le gravitano intorno.

In fondo è la vita stessa ad essere crudele, lasciando che queste anime affini si incontrino, spazzando via la patina di normalità e adeguatezza che proteggeva l'apparente felicità delle loro esistenze.
Il caso distorce le scelte future degli esseri umani, piegandole alla necessità delle situazioni che gli vengono imposte.

La scrittura della Hart è sottile e profonda, ti entra dentro, ti spinge sull'orlo del precipizio, obbligandoti a scegliere.

CONTROLLED RELEASE NOTES:

Spedito a SweetLuna per lo Swap "Scrittrici dell'ultimo secolo"

Grazie mille per questo libro MartinaViola. Sembra interessante, lo leggerò appena possibile.