morte a credito
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L’autore descrive la vita del suo protagonista, nonché alter-ego, dalla sua triste infanzia fino al momento in cui decide di arruolarsi.
E’ difficile la vita nel Passage per il piccolo Ferdinand: un posto buio, sporco e puzzolente, vicini di casa pettegoli e malevoli, un padre frustrato che lo picchia, una madre nevrotica sempre alla ricerca di un modo per sopravvivere. Sono pochissime le figure positive: la nonna e lo zio Edouard.
Ma non è che la stessa figura di Ferdinand susciti così simpatia: è indisponente, lavativo e con una particolare abilità nel cacciarsi nei guai.
Tante le avventure e tanti i personaggi e l’elemento comune mi è sembrato una vita di sconfitte e delusioni: tutto fallisce, le persone sono meschine e Ferdinand è frustrato e infelice, nonché perennemente affamato e sempre alla ricerca di escamotage per la sopravvivenza.
La lettura è assolutamente coinvolgente: al di là del linguaggio a volte scurrile (l’edizione originale era stata infatti censurata), i personaggi parlano con frasi cortissime, ripetute, tanti punti esclamativi proprio come fosse la sbobinatura dei loro pensieri. E’ particolarmente accurata anche la descrizione dei vicoli parigini con le miserie e le debolezze dei suoi abitanti.
Alla fine, poi, quasi ci si affeziona a questo personaggio non proprio edificante che lotta per sopravvivere in un mondo meschino e brutale.
E’ difficile la vita nel Passage per il piccolo Ferdinand: un posto buio, sporco e puzzolente, vicini di casa pettegoli e malevoli, un padre frustrato che lo picchia, una madre nevrotica sempre alla ricerca di un modo per sopravvivere. Sono pochissime le figure positive: la nonna e lo zio Edouard.
Ma non è che la stessa figura di Ferdinand susciti così simpatia: è indisponente, lavativo e con una particolare abilità nel cacciarsi nei guai.
Tante le avventure e tanti i personaggi e l’elemento comune mi è sembrato una vita di sconfitte e delusioni: tutto fallisce, le persone sono meschine e Ferdinand è frustrato e infelice, nonché perennemente affamato e sempre alla ricerca di escamotage per la sopravvivenza.
La lettura è assolutamente coinvolgente: al di là del linguaggio a volte scurrile (l’edizione originale era stata infatti censurata), i personaggi parlano con frasi cortissime, ripetute, tanti punti esclamativi proprio come fosse la sbobinatura dei loro pensieri. E’ particolarmente accurata anche la descrizione dei vicoli parigini con le miserie e le debolezze dei suoi abitanti.
Alla fine, poi, quasi ci si affeziona a questo personaggio non proprio edificante che lotta per sopravvivere in un mondo meschino e brutale.
Journal Entry 2 by ciucchino at Galleria Subalpina in Torino, Piemonte Italy on Saturday, November 22, 2008
Released 15 yrs ago (11/21/2008 UTC) at Galleria Subalpina in Torino, Piemonte Italy
WILD RELEASE NOTES:
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