@La quinta stagione
6 journalers for this copy...
""Zuppa di cavolo. Cavolo rancido. Con ruggine e pozzanghere. L'aveva identificato, era questo il miscuglio di odori delle scarpe dell'albanese. Cavolo ammuffito, un pò com'era diventato lui, si disse Pietro Binda: era rimasto sordo alla voce dell'esperienza e pagava di tasca sua."
tovato anche oggi il mio libro quotidiano!!!
8 dicembre - non mi sta esaltando, ma la storia mi piace anche se un po' faticosa da leggere.... i gialli sono per me libri da bere, ma come l'acqua!! ..e vero che sono quasi astemia pero'...
8 dicembre - non mi sta esaltando, ma la storia mi piace anche se un po' faticosa da leggere.... i gialli sono per me libri da bere, ma come l'acqua!! ..e vero che sono quasi astemia pero'...
appena arrivato
Più che un thriller è, secondo me, un romanzo in cui l’intreccio poliziesco funge solo da pretesto per l’inserimento di ricordi e riflessioni.
Ricordi dei tempi della guerra e del periodo in cui il protagonista ha prestato servizio nell’Arma.
Riflessioni il cui tono varia: disincanto, ironia, pessimismo, incredulità, solitudine, nostalgia.
Alla quinta stagione della storia comune a tutti, quella che vede l’avvicendarsi di nuovi modelli di criminalità e di nuove abitudini di vita, corrisponde così anche la quinta stagione della storia personale di Binda, quella della vecchiaia, in cui è naturale essere portati a fare bilanci sulla propria esistenza.
Sebbene la componente di natura poliziesca presenti un buon ritmo, ho apprezzato molto di più la componente di natura riflessiva, anche perché non è necessario aspettare l’età della vecchiaia per porsi interrogativi importanti …… e Colaprico ne ha disseminati qua e là molti:
- “Quanto siamo esistiti e quanto abbiamo vissuto ?”
- “…questa guerra che ci ha obbligati a vivere nell’ansia di essere uccisi solo perché siamo vivi”
- “Il suo tempo era stato speso per gli altri e, adesso che gli altri non avevano più bisogno, faticava a riconoscere se stesso”
- “Da quanto tempo ripeteva a se stesso: “sono tranquillo” sapendo che quel “tranquillo” era solo il coperchio che impediva di guardare quali intrugli bollivano nella pentola della sua anima ?”
Ricordi dei tempi della guerra e del periodo in cui il protagonista ha prestato servizio nell’Arma.
Riflessioni il cui tono varia: disincanto, ironia, pessimismo, incredulità, solitudine, nostalgia.
Alla quinta stagione della storia comune a tutti, quella che vede l’avvicendarsi di nuovi modelli di criminalità e di nuove abitudini di vita, corrisponde così anche la quinta stagione della storia personale di Binda, quella della vecchiaia, in cui è naturale essere portati a fare bilanci sulla propria esistenza.
Sebbene la componente di natura poliziesca presenti un buon ritmo, ho apprezzato molto di più la componente di natura riflessiva, anche perché non è necessario aspettare l’età della vecchiaia per porsi interrogativi importanti …… e Colaprico ne ha disseminati qua e là molti:
- “Quanto siamo esistiti e quanto abbiamo vissuto ?”
- “…questa guerra che ci ha obbligati a vivere nell’ansia di essere uccisi solo perché siamo vivi”
- “Il suo tempo era stato speso per gli altri e, adesso che gli altri non avevano più bisogno, faticava a riconoscere se stesso”
- “Da quanto tempo ripeteva a se stesso: “sono tranquillo” sapendo che quel “tranquillo” era solo il coperchio che impediva di guardare quali intrugli bollivano nella pentola della sua anima ?”
Arrivato oggi.
Essendo Colaprico un cronista di nera non si sa quanto questo libro sia un romanzo giallo che racconta di una realtà vera o un'inchiesta sulla realtà scritta in modo romanzato. Mi è comunque piaciuto molto e mi ha ricordato Scerbanenco.
Ho trovato una bella intervista con l’autore qui:
http://www.milanonera.com/?p=79
Ho trovato una bella intervista con l’autore qui:
http://www.milanonera.com/?p=79
E' arrivato in una settimana un pò convulsa, e mi scuso se non ho fatto la j.e. di entrata.
Mi ha accompagnato in giro per l'europa ed è stata decisamente una splendida compagnia.
Intenso, coinvolgente, nostalgico, non conoscevo Colaprico e sono stata felicissima di colmare questa lacuna...grazie di avermelo fatto incontrare!
riparte al più presto!
Mi ha accompagnato in giro per l'europa ed è stata decisamente una splendida compagnia.
Intenso, coinvolgente, nostalgico, non conoscevo Colaprico e sono stata felicissima di colmare questa lacuna...grazie di avermelo fatto incontrare!
riparte al più presto!
giunse testé in quel di Paliemmo!
Non conoscevo affatto Colaprico.Carino il libro.Mi ha fatto un'ottima impressione. Non lo definirei proprio un thriller. E' una storia.La storia di un vecchio uomo, che cerca uno scopo ed una motivazione alle sue azioni ed ai suoi pensieri. Binda. Un uomo sincero, come forse sono solo gli uomini di un tempo. Idealista,come solo un uomo buono sa essere.
spedisco presto.
spedisco presto.