“Oggi è il due di giugno dell’annodomini 1571: il quattro, dopodomani, farò fuoco e fiamme in Plaza de Zocodover”: Sigismondo Arquer, magistrato, arso al rogo dall’Inquisizione nel 1571, racconta la sua storia. Il sipario si apre su scene che colgono al vivo uomini e eventi che hanno attraversato la breve vita di Sigismondo. Una variegata umanità si leva dalle pagine, la statuaria dei personaggi storici si fa carne, voce e anima delle persone: da Balthasar il bestemmiatore, al marrano Diego de Jesùs che riscopre le sue origini giudaiche, a Justillo “vaghegginodi monache”, all’imponente prostituta che però vede la Madonna, alla spiritata di Lapola con i suoi “diavoli nei fiaschi” in una notte di stregonerie. Scorrono figure ed eventi della grande e nota storia dell’Inquisizione e della piccola storia ignota. Una donna in particolare resta incancellabile: la coga, la concubina diabolis, come l’Inquisizione definì, sulla diceria popolare e sui propri fantasmi di paure, la giovane Domìniga Figus, con quella sua idea di volare. Per la Chiesa, però, non senza concorso di accuse da parte di una microsocietà vessata dalla miseria e dalle tensioni interpersonali, Domìniga vola a sabba demoniaci, e quindi è messa alla tortura e poi al rogo.


Ho cominciato a leggere i lavori di narrativa di Giulio Angioni molto prima di iscrivermi all'università e trovarmelo come docente e infilarmi in surreali botta e risposta sui miei tagli di capelli o sul perché il bookcrossing non fosse un argomento da tesi di laurea.
E per l'appunto dopo l'ultimo esame con lui e l'ultima di queste discussioni sul bookcrossing che mi ha regalato una copia del suo ultimo libro, questo, con la promessa di liberarlo in braccio al busto di Giordano Bruno che sta davanti alla biblioteca della facoltà.


ELENCO PARTECIPANTI RING:
therese
Mariantonietta
marnes
fatamorgana67
amboise97

Mah, ammetto sinceramente di non essere riuscita ad andare molto avanti.
Mi sembra un esercizio di stile più che un romanzo.
Una trama un pò abusata (ci aveva già pensato Marguerite Yourcenar con L'opera al nero a raccontare la stessa storia) con la novità sostanziale di essere ambientata a Cagliari, un pò stereotipa (libero pensatore vs chiesa oscurantista, etc).
La scrittura poi non cattura particolarmente, ha delle virate sulla scrittura da saggio che in un romanzo non é che conquistino particolarmente.
Leggibile eh, ben scritto, ma non mi ha coinvolto.

Arrivato, dovrei cominciarlo a breve ;)

EDIT del 6/11/2008: In lettura

Ho avuto delle difficoltà nella lettura, al di là dei pensieri "eretici" di Arquer ovvero riflessioni molto moderne sul ruolo della chiesa e del potere in generale nell'opprimere e saccheggiare chi lavora, la trama è molto sconnessa: le continue rievocazioni che fa il protagonista del proprio passato, il riferimento a personaggi inseriti per il tempo di un flashback, il pensiero della morte incombente, rendono estremamente frammentaria e a volte molto forzata la narrazione. Pur apprezzando lo sforzo di ricostruzione storica e di linguaggio, il libro manca di passione e di capacità di coinvolgimento e questo ha influito molto sul mio giudizio finale.
Spedito un paio di giorni fa a Mariantonietta, che forse saprà apprezzarlo di più ^_^

Mi è arrivato. :D
GRAZIE!

Ho appena spedito il libro che, come sospettavo, mi è piaciuto.
Inizialmente ho faticato un pò ad entrare nella cadenza di una narrazione: lo stile di Angioni è vagamente giornalistico.
Uno dei migliori romanzi in tema di persecuzioni religiose e Inquisizione.
GRAZIE!

Arrivato

Nonostante il tema già abusato e la narrazione che anch'io ho trovato frammentaria,il libro mi è piaciuto e l'ho trovato ricco di spunti e riflessioni interessanti
partito

Arrivato.

Spedito a tostoini.