"Così alienato e derubato ritorno anche dal lavoro, silenzioso e in profonda meditazione cammino per le vie, oltrepasso i tram e le auto e i passanti nella nube dei libri che ho trovato quel giorno e che porto a casa nella borsa, passo sognante col verde senza neppure accorgermene, non urto contro i lampioni né contro i passanti, soltanto cammino e puzzo di birra e di sporcizia, ma sorrido, perché in borsa porto libri dai quali mi aspetto che a sera da loro apprenderò su me stesso qualche cosa che ancora non so."

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Vinto da ciucchino al RABCK quiz, buona lettura!

è arrivato oggi, grazie!

Questo romanzo è un atto d’amore per i libri e per la letteratura: il protagonista cerca di salvare dalla distruzione alcuni libri e si ritrova istruito contro la sua volontà. Queste “perle” vengono regalate anche a un filosofo e a un sacerdote.
Ma quando viene licenziato e assiste al nuovo modo di lavorare, dove si strappano i libri senza neanche guardarne il titolo, il suo mondo cade a pezzi: il cielo non è umano e decide di morire come il coerente Seneca facendosi schiacciare anche lui tra la carta nella presa.
Bellissimi gli aneddoti, stravaganti i personaggi: è un vero gioiello! E poi l’idea della sua casa sommersa dai libri salvati dalla distruzione è affascinante: un letto carico di libri, un percorso ad ostacoli per muoversi nella casa e l’incubo del protagonista di rimanere soffocato nel letto dalla caduta di tutti quei romanzi accatastati.

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