Arancia Meccanica

Registered by BlackLilith of Città di Castello, Umbria Italy on 3/26/2006
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Journal Entry 1 by BlackLilith from Città di Castello, Umbria Italy on Sunday, March 26, 2006
http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/viewtopic.php?t=10121

Bookray che finirà al Latte+ a Roma!

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Journal Entry 2 by BlackLilith at Poste Italiane in Città di Castello, Umbria Italy on Sunday, March 26, 2006

Released 18 yrs ago (3/27/2006 UTC) at Poste Italiane in Città di Castello, Umbria Italy

WILD RELEASE NOTES:

RELEASE NOTES:

Ufficio postale di Via Gramsci

Journal Entry 3 by La-Ka from Borgomanero, Piemonte Italy on Wednesday, April 26, 2006
Arrivato, letto, e appena riesco a beccare il Claudione glielo passo.
Mi sembra uno dei pochi libri da cui hanno tratto un film particolarmente fedele, che anzi, forse ha reso ancora meglio la violenza descritta nel libro.
Interessante anche l'intervista finale a Kubrick.
Grazie per il ray e buona lettura a tutti!

Journal Entry 4 by La-Ka from Borgomanero, Piemonte Italy on Tuesday, May 9, 2006
Lo passo stasera al Meetup, al Claudione

Journal Entry 5 by ilClaudione from Milano, Lombardia Italy on Thursday, June 8, 2006
scusate il riterdo nella registrazione
è nelle mie mani da qualche settimana
l'ho già letto quindi appena avrò un po' di lucidità in più rispetto a stamane faccio una JE seria, lo etichetto e riparte
il tutto prevedibilmente entro sabato :p

Journal Entry 6 by lupurk from Pecetto di Valenza, Piemonte Italy on Wednesday, November 15, 2006
ricevuto ieri dal claudione. va in coda a un po' di ring, spero di non tenerlo troppo!

Journal Entry 7 by lupurk from Pecetto di Valenza, Piemonte Italy on Monday, February 26, 2007
la lettura è stata un po' condizionata, visto che ho visto per la prima volta il film poco tempo fa, però mi ha fatto piacere, mi ci sono ritrovata meglio e ho superato le "difficoltà" di linguaggio molto in fretta. trovo che a differenza del film, qui la "morale" sia spiegata meglio; il film mi aveva lasciato un senso di insoddisfazione, del tipo: "eh beh, con tutto questo cosa ci vuoi dire?", mentre qui è molto più evidente il messaggio finale.
molto interessanti anche l'articolo e l'intervista finali.
grazie mille per il ring, passa a ciucchino al più presto!

Journal Entry 8 by ciucchino from Torino, Piemonte Italy on Tuesday, April 10, 2007
E' qui con me.

Journal Entry 9 by ciucchino from Torino, Piemonte Italy on Wednesday, April 18, 2007
Superato, ma non del tutto, il fastidio per il linguaggio usato (un po’ troppo “cinebrivido”!!!), devo dire che è un libro molto bello anche se angosciante: il tema della libertà di scelta è fondamentale e molto attuale, non si può rinunciare ad esso neanche in nome di principi importanti o della sicurezza dalla criminalità.
Ricordo che il film di Kubrick mi aveva particolarmente scioccata nella rappresentazione della violenza: ancora oggi ho una sensazione molto fastidiosa nel vedere in giro (a Carnevale ma soprattutto a Halloween) persone vestite come Alex e i suoi “soma” del film.
Dal libro ho finalmente capito il significato del titolo.
Grazie x il ring!


Journal Entry 10 by dollypop from Augusta, Sicilia Italy on Monday, May 7, 2007
l'ho ricevuto ormai da più di una settimana...ieri ho iniziato a leggerlo.
Scusate se ancora non avevo fatto la je.

Journal Entry 11 by dollypop from Augusta, Sicilia Italy on Monday, May 21, 2007
ho avuto alcune difficoltà nel capire il linguaggio. Non appena però mi sono calata nell'atmosfera, allora mi ha messo un po' di paura vedere il mondo come una grossa macchina. Il film rende veramente molto bene, adesso vorrei rivederlo, l'ho visto alcuni anni fa, ma in effetti non avevo la maturità tale per capire il messaggio.

Journal Entry 12 by virruzza from Bari, Puglia Italy on Monday, June 18, 2007
Il libro è qui con me da qualche giorno.
Ho già iniziato a leggerlo, e per il momento mi sta piacendo.
Mi diverte scoprire i significati dei termini parecchio "cinebrivido" :-)utilizzati.

Journal Entry 13 by virruzza from Bari, Puglia Italy on Tuesday, June 26, 2007
Ho da poco finito di leggerlo, e mi è piaciuto davvero molto.
Ho trovato anche interessanti l'intervista a Stanley Kubrick e la lettera di Antony Burgess.

PARTE PRIMA
p.25 "Così si stava lì a squassare nel buio, con la vecchia Luna con gli uomini sopra che stava sorgendo e le stelle che bucavano come coltelli ansiosi di unirsi allo squassaggio".
p.27 "Ma il povero vecchio Bamba continuava a guardare le stelle e i pianeti e la Luna col truglio spalancato come un bebè che non avesse mai locchiato nulla, e disse: - Ma cos'hanno, quelli? Cosa si proverà a star lassù su quelle cose?
Io gli detti uno spintone, dicendo: - Vieni via, tonto. Tu mica ci devi pensare a quelli. Anche lassù ci sarà la stessa vita, con qualcuno che viene accoltellato e qualcun altro che accoltella".
p.37 "improvvisamente esplose a cantare [...] e fu come se per un momento qualche grande uccello si fosse messo a volare dentro il milkbar, e io sentii tutti i migni paletti delle mie macerie che si drizzavano in punta e i brividi mi strisciarono addosso come lente lucertole, prima su e poi di nuovo giù".
(p.47 finsi di essere già in sognolandia)
p.51 "Questo mordersi le unghie dei piedi su qual è la causa della cattiveria mi fa solo venir voglia di gufare. Non si chiedono mica qual è la causa della bontà, e allora perchè il contrario? Se i martini sono buoni è perchè così gli piace, e io non interferirei mai coi loro gusti, e così dovrebbe essere per l'altra parte. In più, la cattiveria viene dall'io, dal te o dal me e da quel che siamo, e quel che siamo è stato fatto dal vecchio Zio o Dio ed è il suo grande orgoglio o consolazione. Ma i non-io non vogliono avere il male, e cioè quelli del governo e i giudici e le scuole non possono ammettere il male perchè non possono ammettere l'io. E la nostra storia moderna, fratelli, non è la storia di piccoli io coraggiosi che combattono queste grandi macchine?".

PARTE SECONDA
p.93 "Col fatto che era tutto frappè gli era venuto una forza tipo gigante...".
p.112 "Che cos'è che Dio vuole? Dio vuole il bene o la scelta del bene? UN uomo che sceglie il male è forse in qualche modo migliore di un uomo coui è stato imposto il bene?".
(venir privato della capacità di fare una scelta etica)
p.121 "E' buffo come i colori del mondo reale ti sembrano realmente reali solo quando li vedi sullo schermo".
(p.134 Ognuno uccide la cosa che ama, come disse il poeta prigioniero)
p.139 "Cominciai a far bahahaha, e le lacrime tipo cancellarono quello che ero costretto a locchiare tipo tante benedette gocciole di rugiada. [...] E io giù a far bahahaha, e quelli di corsa ad asciugarmi le lacrime perchè non perdessi nemmeno un fotogramma".
(p.141 dovetti fuggire nel sonno)
(p.143 la prigione gli ha insegnato i falsi sorrisi e i modi untuosi dell'ipocrisia, la malizia strisciante e servile)
p.146 "La scelta, - tuonò una ciangotta profonda. Locchiai che apparteneva al salmiere della prigione. - In realtà lui non ha scelta, vero? Era il proprio interesse, la paura del dolore fisico che lo hanno spinto a quel grottesco gesto di autoavvilimento. La sua insincerità era anche troppo evidente. Cessa di essere un malfattore, ma cessa anche di essere una creatura capace di scelta morale".

PARTE TERZA
(p.177 una vittima dell'epoca moderna)
p. 180 "Tu hai peccato, immagino, ma la tua punizione è stata davvero sproporzionata. In fondo eri un essere umano, e loro ti hanno cambiato in qualcos'altro. Non sei più in grado di scegliere. Ora sei obbligato a compiere soltanto le azioni socialmente accettabili, come una macchina capace di fare solo il bene. [...] Un uomo che non può scegliere cessa di essere uomo".

LETTERA DI BURGESS
"... ho concepito il progetto di scrivere un romanzo sul lavaggio del cervello. [...] La stampa britannica aveva parlato con una certa insistenza dell'aumento della criminalità. I giovani alla fine degli anni Cinquanta erano agitati e cattivi, insoddisfatti del mondo del dopoguerra, violenti e distruttivi, ed è a loro che tanti fanno riferimento quando parlano di crescente criminalità. [...] Arancia meccanica doveva essere una sorta di manifesto, addirittura una predica sull'importanza di poter scegliere. Il mio eroe, o antieroe, Alex, è veramente malvagio, a un livello forse inconcepiblie, ma la sua cattiveria non è il prodotto di un condizionamento teorico o sociale - è una sua impresa personale, in cui si è imbarcato in piena lucidità. [...] Però la sua cattiveria è umana: negli atti aggressivi possiamo riconoscere potenzialità presenti i noi, che per il cittadino non criminale si concretizzano nella guerra, nell'iniquità sociale, nella cattiveria che si esercita in famiglia, nei sogni che si coltivano nel proprio cantuccio. Alex rappresenta l'umanità in tre modi: è aggressivo, ama la bellezza, si serve del linguaggio. E' paradossale che il suo nome si possa intendere come "senza parola", mentre egli possiede un intero vocabolario inventato, suo personale, un gergo di gruppo. [...] Imponete a un individuo la possibilità di essere solo e soltanto buono, e ucciderete la sua anima in nome del bene presunto e della stabilità sociale. La mia parabola e quella di Kubrick vogliono affermare che è preferibile un mondo di violenza assunta scientificamente - scelta come atto volontario - a un mondo condizionato, programmato per essere buono o inoffensivo".

INTERVISTA A KUBRICK
"Il presidente della Motion Picture Association, Aaron Stern, che è anche psichiatra, ha elaborato un'interpretazione molto interessante: secondo lui, Alex all'inizio del film rappresenta l'uomo allo stato di natura. La "tecnica Ludovico" corrisponde in termini psicologici al processo di civilizzazione; la malattia che ne consegue può esser vista come la nevrosi imposta all'individuo dalla società. La liberazione finale che il pubblico avverte corrisponde alla sua stessa rottura con la civiltà. Ovviamente, tutto ciò accade a livello inconscio. Non è il significato letterale del film, ma è uno degli elementi che provocano l'identificazione dello spettatore con Alex. [...] La vicenda di Arancia mecanica subisce l'influenza dei racconti di fate e dei miti più che delle narrazioni di tipo realistico. La trama poggia su una serie di coincidenze inconcepibili in un film realista. In un'opera realista, non potrebbe mai esserci questa simmetria di situazioni tra l'inizio e la fine della vicenda, che a mio parere è uno degli aspetti più brillanti del romanzo".

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