E' un romanzo sulla solitudine giovanile. Le cucine nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, che riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la grande trovata di Banana è che la famiglia si possa, non solo scegliere, ma inventare. Così il padre del giovane amico della protagonista Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo, e il breve racconto che lo chiude, Banana Yoshimoto si è imposta all'attenzione del pubblico italiano mostrando un'immagine del Giappone completamente sconosciuta agli occidentali, con un linguaggio assai fresco e originale che vuole essere una rielaborazione letteraria dello stile dei fumetti manga.

come sempre una nota positiva va alla semplicità della scrittura della Yoshimoto. Il libro l'ho trovato molto bello a parte l'ultima parte. Il senso di solitudine è chiarissimo, l'amore di Mikage per la cucina e per il cucinare, la voglia di ricrearsi una famiglia. L'ultimo racconto del libro non mi è piaciuto, io non vado molto d'accordo con i fantasmi, ma la scrittura poetica non manca. Solo che l'ho trovato un racconto molto forzato. Dopo aver letto più di un libro della yoshimoto so che la morte è sempre presente, ma in questo libro ho avuto l'impressione che questa presenza fosse un po' troppo...insistente.

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Release planned for Friday, July 16, 2004 at da qualche parte in jesolo, Veneto Italy.

so che forse il luogo "da qualche parte" non aiuta molto, ma non so ancora dove lo lascerò e in ferie non ho il pc. al massimo quando torno modifico questa journal spiegando bene dove l'ho messo!

26/07/2004
come previsto il libro l'ho lasciato il giorno 16/07/04. alla fine l'ho liberato su una delle panchine attorno a piazza Nember. Dopo pochi minuti che ci sono ripassata non c'era più...chissà!

Il libro in oggetto l'ho trovato sul ponte di Rialto a Venezia nella prima metà di Agosto. Non avevo ancora letto niente dell'autore. Nel complesso l'ho trovato un romanzo piacevole, anche se non mi ha conquistato. Ho preferito la seconda parte. Forse perché ormai ero entrato nello stile di narrazione della scrittrice. Ho intenzione di lasciarlo da "qualche parte a Roma"

CAUGHT IN VENEZIA VENEZIA ITALIA