da IBS.it
"Una lettura tira l'altra, almeno secondo Nick Hornby, che ancora una volta ci guida tra gli scaffali della sua personalissima biblioteca, dispensando con tono cordiale dubbi, consigli e confidenze. Ci sono classici e novità, opere di amici e di esordienti, alcuni volumi acquistati e poi subito riposti in un canto, ma soprattutto libri letti, divorati o lasciati a metà, magari ripresi o abbandonati per sempre. Nel suo nuovo diario di letture Hornby non segue un copione prestabilito. In accordo con la sua idea di letteratura, si lascia guidare da passioni ed entusiasmi profondamente radicati nella vita, senza badare ai pareri della critica ufficiale. Si passa da un saggio su Shakespeare a un graphic novel, da Henry Miller alla letteratura per l'infanzia e ai libri per gli adolescenti, un genere, quest'ultimo, di cui Hornby si è recentemente infatuato. Non manca una parte dedicata ai film, sempre visti con l'occhio dello scrittore appassionato di storie mai banali, specie se ruotano attorno alla vita di un genio della musica come Bob Dylan. E durante i Mondiali di calcio, per guardare ogni giorno le partite assieme ai suoi amici e fare qualche scommessa via Internet, Hornby riesce persino a passare un mese senza libri. Per poi rituffarvisi subito. "

Partecipano al ring (e, dato che sono tutti corsari ultra precisini, non sto a spapocchiare le mie e le altrui gonadi copincollando regole e regolette):


VVVVVVVVVV qui dovrebbe comparire un elenco che, evidentemente, non compare........VVVVVVVV
al ring si è comunque aggiunto seciatta > http://www.bookcrossing.com/sendmessage/seciatta

Buona lettura a tutti!!!
Va.

PS: i segnalibri si rompono per colpa miaaaaaa... :D
(al momento della partenza erano ancora in -fase prototipo- e in cerca di un metodo di incollaggio migliore....)

arrivato !
e........in compagnia di una serie di opere d'arte !

Come spesso accade con i “numeri due” (siano essi libri o film) anche per questa lettura il rischio di essere commentata non in senso assoluto ma in senso relativo (confrontandola cioè con “Una vita da lettore”) è forte. Ma posso dire in tutta sincerità che lo eviterò, perché il desiderio che ora provo di leggere anche un eventuale numero tre o quattro (magari non subito ma fra un po’) è significativo del fatto che questo libro mi è piaciuto, di per sé.
Mi sono riconosciuta (in quel modo direi quasi liberatorio che ti porta a mormorare “è esattamente così che la penso io !”) in molti passi, primo fra tutti la descrizione della meraviglia e della soddisfazione che si prova nel rendersi conto che si è capaci di leggere (pagine 123-124).
Su altri punti invece non mi sono trovata d’accordo: per esempio, quando Hornby afferma che probabilmente il nostro giudizio critico peggiori con l’avanzare dell’età. Secondo me è sbagliato generalizzare, e l’atteggiamento migliore rimane quello di pensare che l’idea che ci eravamo fatti su un libro può cambiare (in meglio o in peggio non importa) con il passare del tempo, semplicemente perché cambia nel frattempo la nostra storia, la nostra esperienza, la nostra sensibilità, cioè tutte quelle componenti che mettiamo nell’attività di lettura (o almeno, io ce le metto !) per renderla più partecipe e consapevole, e quindi anche più ricca.
Quello che mi piace soprattutto è l’idea di raccogliere questi commenti con simpatia e anche un tocco di leggerezza, scherzando sulle direttive dei Polysyllabic Spree (a proposito: devono aver cambiato gusti nel vestiario……….nell’altro libro venivano sempre definiti “di bianco vestiti” !!), facendo ironia sulla discontinuità delle letture di Hornby in concomitanza di particolari eventi sportivi: rende questo libro non una raccolta di recensioni scritte da un professionista, ma qualcosa di più simile al diario di un lettore qualunque. Non c’è cioè quel distacco tra chi scrive e chi legge che si potrebbe immaginare, e il tono di confidenza mette subito a suo agio chi, come me, affronta questa lettura anche per trovare qualche buon consiglio di lettura. Il primo è generale, anche ovvio se vogliamo, ma sempre importante da tenere presente se vogliamo che le nostre esperienze di lettori siano sempre “aperte”: “da lettura nasce lettura[…] e uno che non devia mai da un elenco prestabilito di libri è già intellettualmente morto” (pag. 55).
Quelli più particolari, cioè titoli veri e propri, che ho tratto sono passati direttamente dalle pagine di Hornby ………..alle pagine della mia lista dei desideri (e non sono pochi!).
Concludo con una osservazione su un passo che mi trova d’accordo solo per metà. Sarà pure un orribile cliché quello di indurre il lettore a chiedersi “se i malati di mente non siano in realtà più sani di noi altri” (pag. 81) ma non dimentichiamo che ha prodotto anche risultati secondo me straordinari, e ne citerò solo due : “I fisici” di Durrenmatt e “Enrico IV” di Pirandello.

Grazie irrilevante per questa lettura, stimolante e gratificante sotto molteplici punti di vista.
Troverai le tracce del passaggio di questo libra tra le mie mani sotto forma di note a margine di colore rosso mattone, siglate Tow.

Ho spedito il libro a Tilly 77 proprio oggi.

arrivato, grazie!

I segnalibri sono splendidi, peccato che uno si sia rotto (non so come visto che il pacco di towandaaa era a prova di fiamma ossidrica!!), cerco di aggiustarlo! ;)

Piacevole, divertente, anche questo secondo capitolo si legge in un soffio (lo cominci e già sei rotolata verso le ultime pagine, effetto Hornby!) e ti mette voglia di leggere leggere leggere (e la wishlist si allunga...)

Grazie mille irrilevante, il libro riparte presto verso masia!

CONTROLLED RELEASE NOTES:

spedisco a masia!

Arrivato :)

Interessante e spassoso anche se il fatto di non aver mai sentito nominare il 99% dei romanzi citati mi ha fatto sentire un'ignorantona di prima categoria :p

E via con le liste d'ordinanza:
Libri infilati da Hornby tra i letti e che ho letto pure io:
- La breve favolosa vita di Oscar Wao, Junot Diaz
- Come un romanzo, Daniel Pennac
Libri che in seguito a questa lettura leggerò sicuramente:
- Skelling, David Almond
Libri che mi hanno incuriosita:
- Napoli '44, Norman Lewis
- 1599, A year in the life of William Shakespeare, James Shapiro (di questo però mi serve la traduzione!)

Irrilevante, grazie per la lettura!

Inviato a Etnagigante.

Arrivato. Bellissimo il piccolo libro dentro :D

La prosa di Hornby è sempre scorrevole e divertente, sia che si tratti di suoi romanzi che di articoli (come in questo caso) che ha scritto per la rivista Believer sui libri che ogni mese ha acquistato e letto.
I suoi commenti sono sempre ironici e appassionati e non risparmiano frecciatine ai lettori (o anche agli scrittori) americani, colpevoli (tra l'altro) di non capire l'iportanza del calcio rispetto a noi europei (o del cricket, ma questo vale solo per gli anglosassoni).
Dopo questo libro viene voglia di fiondarsi in libreria ad acquistare tantissimi libri, magari mi limiterò solo a un romanzo in versi sciolti o ad alcuni libri per adolescenti che vanno bene pure per gli adulti (o viceversa).

Spedisco appena capisco che strada far prendere al libro

Lo imbucherò tra una mezz'ora, destinazione MartinaViola

trovato ieri sera al mio rientro a casa! :D

Hornby legge per soldi...
Non conosco l'Hornby scrittore, ma l'Hornby recensore è uno sbadigliare continuo.

Dopo aver letto "Una vita da lettore", posso affermare con sicurezza che il ragazzo si è adagiato sugli allori e, come si suol dire, è intelligente, ma non si applica e divaga fin troppo spesso, raccontando per filo e per segno le sue noioisissime delusioni calcistiche.

Quando si degna di leggere qualche libro (perché ci sono mesi in cui non ha letto una mazza e scrive del più e del meno e dei fatti suoi) ha la straordinaria capacità di scegliere titoli a dir poco di nicchia, come una biografia di Thomas Hardy e un saggio relativo all'anno 1977 e, per quanto questi argomenti siano interessanti, nessuno di questi saggi è stato tradotto in italiano e ho il sospetto che mai lo sarà, quindi addio spunti di lettura!
Sarà che io adoro la narrativa e tutta questa passione per saggi di vario genere la capisco poco, ma pare proprio che Nick si dedichi a letture fin troppo impegnative e quindi sospette: ce lo vedo poco a sfogliare certi libri mentre aspetta che cominci il secondo tempo della partita...
Poi, come d'incanto, Hornby è investito da una rivelazione: esiste la letteratura per ragazzi, chi l'avrebbe mai detto!
Così mette da parte i saggi impegnati e passa a questi libri "non pallosi" (come lui stesso li definisce), consentendo finalmente al povero lettore di segnarsi qualche titolo interessante.

La cosa che più infastidisce di queste pseudorecensioni è che, quando finalmente trovi nella lista dei libri letti qualcosa che hai letto anche tu, Hornby si limita a liquidare il volume in questione in tre o quattro righe, facendoti saltare i nervi.

Ovviamente, tra una chiacchiera e l'altra, il caro Nick ci regala i soliti luoghi comuni sulla lettura e anche un paio di riflessioni interessanti, ma non c'è altro. Preferisco perdermi tra le recensioni di qualche lettore anobiiano piuttosto che perdere altro tempo a leggere questa rubrica priva di qualsiasi interesse e vi invito caldamente a non spendere neanche un euro per portarvi a casa quest'accozzaglia non identificata; la copertina è bella, ve lo concedo, ma solo quella e non è opera di Hornby!

libro in partenza per Seciatta!
grazie Irrilevante! :)

Il libro è quì!!!

libro tornato a casa.. :)
per il momento posso solo dire: un grazie grande a tutti per aver reso questa copia così speciale.
seguirà un edit per riportare qualcosa che riguarda Towandaaa e MartinaViola (non ricordo granchè della richiesta tortuosa e complicata .. ;P .. e devo recuperare la mail)

PS: confermo che i miei segnalibri hanno la tendenza a perdere la testa... :D
(tra le pagine del libro ho trovato un "pezzo di sotto" staccatosi da non ricordo più quale "pezzo di sopra")