Dopo la corsa con le forbici in mano durante l'adolescenza, la continuazione della vita di Ausgusten Burroughs non poteva che rivelarsi un'altra corsa...con una bottiglia di alcolici in mano...

Trasferitosi a Manhattan ritroviamo Augusten brillante e stimato pubblicitario, perennemente in festa, tra locali alla moda, amici di bar e bevute senza fine, fino a quando un giorno supera il limite e viene costretto ad andare in rehab ed è costretto a prendere sul serio il suo problema di alcol.

E mentre la disintossicazione avanza, Augusten è costretto a fare i conti con alcuni fantasmi del passato, ad un grande amore mai finito (o forse mai iniziato veramente) , alle tentazioni che si ripresentano puttane appena si rientra nel mondo esterno, l'incapacità di affrontare la realtà... anche se poi prima o poi ci devi sbattere la testa in ogni caso (e nel suo caso accade con la perdita di un amico)

Si ripiomba nel baratro, definitivamente, fino a finire in coma etilico.
La fine.

Un altro inizio.

Perchè alla fine c'è per tutti un lieto fine. Basta volerlo veramente.

Un altro racconto sempre in bilico tra la commedia esilarante, iul dramma e ironia, ma anche riflessione sulla percezione dei limiti e del confine labile tra normalità e dipendenza.

Da leggere.