Comici spaventati guerrieri
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niente da fare a me non piace proprio
arrivato! sano e salvo da me..
Un libro molto triste, non sembra nemmeno di Benni. Molto amaro e amareggiato. La storia in sé è bella, è la storia delle brave persone contro i corrotti, i cattivi, gli spietati, gli indifferenti. Bello il finale. Molto molto triste.
La trama poteva essere meglio intessuta, i personaggi a volte si confondono tra loro. Quelli dell'ospedale mi hanno ricordato le stesse persone che popolavano Elianto.
I monologhi senza punteggiatura mi hanno ricordato tanto Saramago.
In conclusione: accettabile, ma se ne puo' fare a meno. Benni ha scritto di molto meglio.
lo passo a Etna gigante!
La trama poteva essere meglio intessuta, i personaggi a volte si confondono tra loro. Quelli dell'ospedale mi hanno ricordato le stesse persone che popolavano Elianto.
I monologhi senza punteggiatura mi hanno ricordato tanto Saramago.
In conclusione: accettabile, ma se ne puo' fare a meno. Benni ha scritto di molto meglio.
lo passo a Etna gigante!
C'era il tempo dell'uomo caffettiera, in una città a dismisura d'uomo, i cui abitanti, da Lucio Lucertola ad Astice, passando per Kung Fu Lee e Lupetto, vagano e ricercano un senso, che sia scoprire chi abbia ucciso Leone o trovare semplicemente un Quisipuò. Un libro di nostalgica memoria, quasi musica per vecchi animali, scritto in maniera eccelsa, con tante piccole perle a far ridere, sorridere e arrabbiarsi nel giro di pochi paragrafi.
Ci sono i buoni e i cattivi, forze dell'ordine alle prese col cruciverba, file per il gelato e una miriade di abitanti animaleschi (quasi solo semplicemente per il nome, che sfiora il fumettistico) di una città che potrebbe essere una metropoli italiana nel suo passaggio verso una nuova era, o vista con gli occhi di un socio-archeologo.
Da questo (e altri scritti) origina il film (anch'esso di Benni) "Musica per vecchi animali", un po' diverso nella trama (basta il cambio di sesso di Lupetto a Lupetta) ma dalle stesse atmosfere, forse ancora più nostalgiche.
Ci sono i buoni e i cattivi, forze dell'ordine alle prese col cruciverba, file per il gelato e una miriade di abitanti animaleschi (quasi solo semplicemente per il nome, che sfiora il fumettistico) di una città che potrebbe essere una metropoli italiana nel suo passaggio verso una nuova era, o vista con gli occhi di un socio-archeologo.
Da questo (e altri scritti) origina il film (anch'esso di Benni) "Musica per vecchi animali", un po' diverso nella trama (basta il cambio di sesso di Lupetto a Lupetta) ma dalle stesse atmosfere, forse ancora più nostalgiche.
Arrivato oggi!
Non mi è piaciuto, non mi sembra nemmeno il solito Benni, forse è colpa mia che ho letto questo libro in un momento "no". Per ora stop alla lettura di Benni.
arrivato!
va in coda a qualche altro ring!
va in coda a qualche altro ring!
Niente di nuovo sul fronte Benni
Quando ho letto Elianto sono rimasta davvero colpita dalla capacità di Benni di plasmare un linguaggio tutto suo, componendo suoni ancora inespressi, intrecciando significati, sfigurando conversazioni convenzionali.
Leggendo Baol, qualche tempo dopo, mi aspettavo di ritrovare questo linguaggio e così è stato; niente di strano, l'aspetto peculiare dello stile dell'autore emerge in ogni suo scritto, come una voce familiare, ben riconoscibile.
Detto questo, mentre mi apprestavo a leggere questi Comici spaventati guerrieri, pregustavo l'incontro con questo fiume di parole incandescenti, che tanto mi aveva affascinato in precedenza.
Il linguaggio infatti è quello di sempre, non temete; il fatto è che anche la trama sembra essere quella di sempre: i buoni sono personaggi strambi che cercano di contrastare l'azione dei cattivi: gente spietata e potente che governa un paese disgraziato in cui la verità è sempre relativa, grazie alla manipolazione dei mezzi di informazione; c'è una scomoda verità, che qualche eroe di periferia tenterà di svelare...mi sembrava tutto già visto, già sentito, già letto!
Ciononostante, la lettura scorre veloce e regala qualche attimo di svago, ma porta con sè le stesse riflessioni, le stesse critiche, la stessa morale degli altri libri di Benni.
Questa ridondanza può intrigare le prime volte, ma alla lunga stufa e si manifesta sotto forma di autoreferenzialità; ciò non significa che Benni sia da buttare, ma è consigliabile leggerlo "una tantum", altrimenti le somiglianze tra un libro e l'altro saltano all'occhio con troppa facilità.
Una cosa però la devo riconoscere a questo simpatico libro: la coppia di protagonisti anziano-bambino mi ha ricordato gli eroi dell'ultimo film pixar "UP", a Benni va il merito di averci visto lungo!
Grazie della lettura, il libro è partito stamattina alla volta di Maybeetle.
Quando ho letto Elianto sono rimasta davvero colpita dalla capacità di Benni di plasmare un linguaggio tutto suo, componendo suoni ancora inespressi, intrecciando significati, sfigurando conversazioni convenzionali.
Leggendo Baol, qualche tempo dopo, mi aspettavo di ritrovare questo linguaggio e così è stato; niente di strano, l'aspetto peculiare dello stile dell'autore emerge in ogni suo scritto, come una voce familiare, ben riconoscibile.
Detto questo, mentre mi apprestavo a leggere questi Comici spaventati guerrieri, pregustavo l'incontro con questo fiume di parole incandescenti, che tanto mi aveva affascinato in precedenza.
Il linguaggio infatti è quello di sempre, non temete; il fatto è che anche la trama sembra essere quella di sempre: i buoni sono personaggi strambi che cercano di contrastare l'azione dei cattivi: gente spietata e potente che governa un paese disgraziato in cui la verità è sempre relativa, grazie alla manipolazione dei mezzi di informazione; c'è una scomoda verità, che qualche eroe di periferia tenterà di svelare...mi sembrava tutto già visto, già sentito, già letto!
Ciononostante, la lettura scorre veloce e regala qualche attimo di svago, ma porta con sè le stesse riflessioni, le stesse critiche, la stessa morale degli altri libri di Benni.
Questa ridondanza può intrigare le prime volte, ma alla lunga stufa e si manifesta sotto forma di autoreferenzialità; ciò non significa che Benni sia da buttare, ma è consigliabile leggerlo "una tantum", altrimenti le somiglianze tra un libro e l'altro saltano all'occhio con troppa facilità.
Una cosa però la devo riconoscere a questo simpatico libro: la coppia di protagonisti anziano-bambino mi ha ricordato gli eroi dell'ultimo film pixar "UP", a Benni va il merito di averci visto lungo!
Grazie della lettura, il libro è partito stamattina alla volta di Maybeetle.
arrivato stamattina!
inizio a leggerlo prima possibile!
grazie!
inizio a leggerlo prima possibile!
grazie!
journal entry inserita tramite www.bookcrossing-italy.com
ricevuto oggi
scusate l'utente anonimo del messaggio precedente ero io per sbaglio non mi aveva loggato, ho ricevuto il libro stamattina
è il primo di Benni che leggevo, è stata una lettura davvero piacevole ne leggerò altri di lui!
Il libro stazionerà per un po' sul mio comodino, prima di riprendere il suo viaggio.