@Aspettando Godot
12 journalers for this copy...
Testo teatrale. Famosissimo quanto il suo autore...ma mai letto abbastanza! Incarna il movimento dell'inquietudine nella stasi apparente.
Journal Entry 2 by conteRoccabruna at lungomare Argentina in Bordighera, Liguria Italy on Monday, August 7, 2006
Released 17 yrs ago (8/18/2006 UTC) at lungomare Argentina in Bordighera, Liguria Italy
WILD RELEASE NOTES:
RELEASE NOTES:
Cambio di programma...in realtà non si è mai mosso da casa. Altri libri sono andati sulla bancarella dello scambio sul lungomare di Bordighera. Per "Godot" personaggio del teatro dell'assurdo, la cui presenza-assenza aleggia stantia sotto un albero (o un più urbano lampione...), il miglior paradosso è "girare" per le vostre case e entrare-per non restare sui vostri scaffali.
Iscrivetevi a questo ring e buona lettura
maquantocimette (roma) il prima possibile
dadaista (Bologna)
maracujia (milano)
Grilloparlante (Caserta - Napoli, exSoloIo
LarettaC (Dosolo (MN)) il prima possibile :suspect:
momo (Roma, senza passaggio a mano) :mrgreen:
sicche (Roma : un passaggio a mano lo facciamo!)
bettyderob (Padova)
adagioSostenuto (Venezia)
towandaa (Pisa)
mitica88 (AL)
pimpumpam
little255 (genova) :wink: ** [color=blue][b]il libro è qui[/b][/color]
antonella (casablanca/Roma?!)
imagin'aria (Bari) filoritmia su bc.com
mauroemara (cingoli MC)
amboise97 (stella)
emotionally (new entry 2009 ** )
teres (LEVICO TERME TRENTO)
circetta (Firenze)
anacampitis (Milano) non lo/la trovo su bc.com
è arrivato questa mattina!
grazie
grazie
non ho ancora deciso se mi è piaciuto, certo è che l'ho letto tutto d'un fiato. Non sono riuscita a smettere di leggere fino a quando non l'ho finito.
che dire non avevo mai letto nulla di Beckett e questo è stato un approccio particolare.
un grazie particolare a te, conteRoccabruna, per questo ring!
che dire non avevo mai letto nulla di Beckett e questo è stato un approccio particolare.
un grazie particolare a te, conteRoccabruna, per questo ring!
Trovato oggi nella cassetta delle lettere...grazie!
Oh, che dire... un libro sul Nulla! Un enorme senso di vuoto si è abbarbicato al mio stomaco e poi al mio cuore dopo la lettura di "Godot". Quanto silenzio, quanta desolazione... alcuni l'hanno trovato comico, io proprio no.
Comunque, un librino interessante. Credo che faccia parte di quel tipo di Libri che Qualcuno Doveva Prendersi La Briga Di Scrivere! ;o)
Comunque, un librino interessante. Credo che faccia parte di quel tipo di Libri che Qualcuno Doveva Prendersi La Briga Di Scrivere! ;o)
Journal entry di servizio: qui il link alla pagina di BC Italy con la lista degli iscritti ;)
Letto tutto d'un fiato.
è un testo che molti hanno trovato comico, ma io, come dadaista, non sono riuscita a coglierne la comicità.
l'ho trovato, al contrario, caustico, amaro, quasi violento nel rappresentare una vita (quella di Vladimir e Estragon...sono due ma potrebbero essere uno solo, chiunque di noi!) spogliata di ogni brillantezza, vuota, un disco che gira a vuoto su se stesso, come nei vecchi grammofoni, quando finita la canzone il braccio si alzava ed il piatto continuava ad andare per inerzia. e qui l'inerzia è un residuo briciolo di speranza in qualcosa...qualcuno (Godot che mai arriverà?) che mantiene sospesi in un limbo nel quale alla fine si riesce a trovare un angolo nel quale raggomitolarsi e che nonostante tutto Vladimir e Estragon non vogliono abbandonare. (...c'impiccheremo domani...)
molto bello, l'ho apprezzato tantissimo!
(mi scuso con conteRoccabruna per aver dimenticato la j.e. di entrata!)
è un testo che molti hanno trovato comico, ma io, come dadaista, non sono riuscita a coglierne la comicità.
l'ho trovato, al contrario, caustico, amaro, quasi violento nel rappresentare una vita (quella di Vladimir e Estragon...sono due ma potrebbero essere uno solo, chiunque di noi!) spogliata di ogni brillantezza, vuota, un disco che gira a vuoto su se stesso, come nei vecchi grammofoni, quando finita la canzone il braccio si alzava ed il piatto continuava ad andare per inerzia. e qui l'inerzia è un residuo briciolo di speranza in qualcosa...qualcuno (Godot che mai arriverà?) che mantiene sospesi in un limbo nel quale alla fine si riesce a trovare un angolo nel quale raggomitolarsi e che nonostante tutto Vladimir e Estragon non vogliono abbandonare. (...c'impiccheremo domani...)
molto bello, l'ho apprezzato tantissimo!
(mi scuso con conteRoccabruna per aver dimenticato la j.e. di entrata!)
appena arrivato..
Condivido la recensione scritta da Vivian Mercier all'indomani della prima londinese del 1955: "Aspettando Godot è una commedia in cui non accade nulla, per due volte" (eh sì, mi sono documentata!!)
Non accade nulla, è vero, ma quanto si smuove dentro!
Beckett riesce a rendere una situazione assolutamente normale e plausibile (due uomini aspettano un terzo uomo che non arriva) decisamente surreale e anche un pò inquietante: la continua attesa, la totale inerzia, il costante rimandare la vita nell'inutile attesa di un indefinito "qualcuno" che venga a svelarcene il significato.. è angosciante!
Ma anche illuminante: Godot non arriverà, perchè nessuno al di fuori di noi stessi può dare una direzione alla nostra vita!
EDIT: ripartito il 12 gennaio
Non accade nulla, è vero, ma quanto si smuove dentro!
Beckett riesce a rendere una situazione assolutamente normale e plausibile (due uomini aspettano un terzo uomo che non arriva) decisamente surreale e anche un pò inquietante: la continua attesa, la totale inerzia, il costante rimandare la vita nell'inutile attesa di un indefinito "qualcuno" che venga a svelarcene il significato.. è angosciante!
Ma anche illuminante: Godot non arriverà, perchè nessuno al di fuori di noi stessi può dare una direzione alla nostra vita!
EDIT: ripartito il 12 gennaio
segnalato tramite www.bookcrossing-italia.com
da leggere.....
un classico che bisogna avere nella memoria...
CAUGHT IN ABRUZZO ITALIA
Arrivato in questo preciso momento!!
Che belline le "cose" che ci sono dentro!
Stasera stessa inizierò ad aspettare Godot...
Che belline le "cose" che ci sono dentro!
Stasera stessa inizierò ad aspettare Godot...
Devo un pò unirmi al coro...
Letto tutto d'un fiato anche io!
Però...mica l'ho capito se m'è piaciuto..
Ci devo un pò pensare mi sa
Non so, forse non l'ho capito del tutto, o forse mi aspettavo qualcos altro
Sicuramente non l'ho trovato comico
M'ha fatto riflettere, ma non tanto (e come) quanto avrei voluto
Insomma, non m'ha convinto del tutto ecco!
Però son felice perchè oltre a far parte dei "Libri che Qualcuno Doveva Prendersi La Briga Di Scrivere" fa anche parte dei "Libri che bisogna leggere"
(forse doveva essere una citaziona anche la mia, ma non ho trovato la dicitura esatta, accontentatevi di un "liberamente tratto da...")
Oggi con un fortunato ed improvviso passaggio a mano, passerà nelle pazieni mani di Sicche...
Letto tutto d'un fiato anche io!
Però...mica l'ho capito se m'è piaciuto..
Ci devo un pò pensare mi sa
Non so, forse non l'ho capito del tutto, o forse mi aspettavo qualcos altro
Sicuramente non l'ho trovato comico
M'ha fatto riflettere, ma non tanto (e come) quanto avrei voluto
Insomma, non m'ha convinto del tutto ecco!
Però son felice perchè oltre a far parte dei "Libri che Qualcuno Doveva Prendersi La Briga Di Scrivere" fa anche parte dei "Libri che bisogna leggere"
(forse doveva essere una citaziona anche la mia, ma non ho trovato la dicitura esatta, accontentatevi di un "liberamente tratto da...")
Oggi con un fortunato ed improvviso passaggio a mano, passerà nelle pazieni mani di Sicche...
il libro e' nelle mie mani! :)
Lo leggero' al mio ritorno: saro' assente per un po' per una vacanza e il libro non mi seguira'.
Grazie a momo per la pazienza: oggi ero un po' svanita! ;) per fortuna il passaggio a mano e' andato a buon fine!
Lo leggero' al mio ritorno: saro' assente per un po' per una vacanza e il libro non mi seguira'.
Grazie a momo per la pazienza: oggi ero un po' svanita! ;) per fortuna il passaggio a mano e' andato a buon fine!
Parlare in termini negativi di una delle opere più famose di un autore che occupa una posizione di rilievo nella storia della letteratura mondiale e che ha anche vinto un premio Nobel è cosa che mi mette in difficoltà.
Eppure devo dire che “Aspettando Godot” non mi è piaciuto.
Ho trovato estenuante seguire il filo del dialogo tra questi personaggi (anche perché a volte proprio non c’è e sembra che parlino semplicemente in contemporanea ma ognuno da solo): Capisco che probabilmente l’intento dell’autore era fare di queste due serate, inconcluse e inconcludenti, una metafora della sua visione della vita e della condizione umana, senza logica, senza filo conduttore, senza possibilità di comunicazione: in una parola, senza capo né coda. Ma mi è sembrato tutto un po’ troppo estremizzato.
Va bene la mancanza di certezze e il senso di attesa (anche a volte senza sapere bene di chi o di cosa) che chiunque può sperimentare nel corso della vita, ma spinti così all’eccesso questi concetti mi sono, per così dire, scivolati addosso senza soffermarsi e gettare radici per pensieri ulteriori. E pensare che adoro Luigi Pirandello, in tutte le forme artistiche in cui si è espressa la sua genialità, quindi pessimismo, assurdo e paradosso non sono certo concetti per me estranei né distanti.
In questi personaggi ho colto anche una certa nota di opportunismo: pur pensando più volte al suicidio, finiscono sempre per rinviarne l’attuazione accampando come pretesto la mancanza dei mezzi oltre, naturalmente, al tema ricorrente di tutta la piece. Un po’ come dire: “Questa vita fa schifo, la condizione umana è universalmente senza rimedio, ma ……. il fatto di dover comunque aspettare Godot mi impedisce il suicidio”. E il fatto che il lettore/spettatore percepisca non solo che questa attesa sarà vana non solo oggi o domani ma sempre, ma anche che i personaggi stessi abbiano la consapevolezza di ciò, li rende ai miei occhi meschini dunque, e non certo eroi, perché non tentano niente per cambiare, né si risolvono ad un gesto estremo né hanno motivo di credere che l’eventuale venuta di Godot possa essere in qualche modo risolutiva per loro.
Riguardo alle interpretazioni che sono state date della figura di questo fantomatico Godot, ho letto che sono state molteplici: dalle più scontate (Dio o la morte) alle più “fantasiose” (ho trovato che alcuni hanno addirittura visto in questo nome la fusione tra GOD – Dio e ROBOT !). Io mi limito a pensare che non mi sembra importante capire chi sia Godot, di per sé, ma notare l’importanza che i personaggi gli attribuiscono e, soprattutto, l’uso utilitaristico che fanno della necessità di aspettarlo.
Comunque sia, credo che leggerò ancora opere di questo autore, se non altro per verificare di non averlo semplicemente frainteso. In tal senso dunque ringrazio la ringmaster per avermi dato la possibilità di questo primo approccio.
Eppure devo dire che “Aspettando Godot” non mi è piaciuto.
Ho trovato estenuante seguire il filo del dialogo tra questi personaggi (anche perché a volte proprio non c’è e sembra che parlino semplicemente in contemporanea ma ognuno da solo): Capisco che probabilmente l’intento dell’autore era fare di queste due serate, inconcluse e inconcludenti, una metafora della sua visione della vita e della condizione umana, senza logica, senza filo conduttore, senza possibilità di comunicazione: in una parola, senza capo né coda. Ma mi è sembrato tutto un po’ troppo estremizzato.
Va bene la mancanza di certezze e il senso di attesa (anche a volte senza sapere bene di chi o di cosa) che chiunque può sperimentare nel corso della vita, ma spinti così all’eccesso questi concetti mi sono, per così dire, scivolati addosso senza soffermarsi e gettare radici per pensieri ulteriori. E pensare che adoro Luigi Pirandello, in tutte le forme artistiche in cui si è espressa la sua genialità, quindi pessimismo, assurdo e paradosso non sono certo concetti per me estranei né distanti.
In questi personaggi ho colto anche una certa nota di opportunismo: pur pensando più volte al suicidio, finiscono sempre per rinviarne l’attuazione accampando come pretesto la mancanza dei mezzi oltre, naturalmente, al tema ricorrente di tutta la piece. Un po’ come dire: “Questa vita fa schifo, la condizione umana è universalmente senza rimedio, ma ……. il fatto di dover comunque aspettare Godot mi impedisce il suicidio”. E il fatto che il lettore/spettatore percepisca non solo che questa attesa sarà vana non solo oggi o domani ma sempre, ma anche che i personaggi stessi abbiano la consapevolezza di ciò, li rende ai miei occhi meschini dunque, e non certo eroi, perché non tentano niente per cambiare, né si risolvono ad un gesto estremo né hanno motivo di credere che l’eventuale venuta di Godot possa essere in qualche modo risolutiva per loro.
Riguardo alle interpretazioni che sono state date della figura di questo fantomatico Godot, ho letto che sono state molteplici: dalle più scontate (Dio o la morte) alle più “fantasiose” (ho trovato che alcuni hanno addirittura visto in questo nome la fusione tra GOD – Dio e ROBOT !). Io mi limito a pensare che non mi sembra importante capire chi sia Godot, di per sé, ma notare l’importanza che i personaggi gli attribuiscono e, soprattutto, l’uso utilitaristico che fanno della necessità di aspettarlo.
Comunque sia, credo che leggerò ancora opere di questo autore, se non altro per verificare di non averlo semplicemente frainteso. In tal senso dunque ringrazio la ringmaster per avermi dato la possibilità di questo primo approccio.
Godot è arrivato ^^
PS: Fantastica la lista, conteRoccabruna, posso copiarti l'idea? ;-)
PS: Fantastica la lista, conteRoccabruna, posso copiarti l'idea? ;-)
journal entry inserita tramite www.bookcrossing-italy.com
arrivato per posta...in coda aògi altri ring!CAUGHT IN SAN FELICE DEL BENACO LOMBARDIA ITALIA
Arrivato! scusate il ritardo nella j.e. :-)